03 Giu Il gelato artigianale, che bontà!
Patrimonio del made in Italy, tradizione della famiglia Somma
Dire “gelato” è un po’ come dire “pizza” o “spaghetti”: ti capiscono in tutto il mondo! Amato dall’87% degli italiani, che ne consumano almeno 6 chili all’anno ciascuno, il gelato è una delle più straordinarie e golose invenzioni made in Italy.
Un po’ di storia
Nel XVI secolo alla corte fiorentina, Caterina de’ Medici faceva servire sorbetti e cremolati durante feste e banchetti.
L’idea di ‘gelare’ la frutta insieme a latte e miele o zucchero affonda le sue radici nella notte dei tempi, ma fu nel corso del diciassettesimo secolo, secondo una delle storie più accreditate, che un cuoco siciliano mise a punto la prima vera macchina del gelato. Si chiamava Francesco Procopio dei Coltelli e la portò a Parigi, dove ottenne da Luigi XIV di Francia l’esclusiva nel servire granite e gelati: il suo Caffè letterario divenne il più famoso d’Europa e i clienti erano attori e attrici della Comédie Française, intellettuali, filosofi e personaggi del calibro di Voltaire, Balzac, Hugo, Diderot, persino Napoleone…
Ancora, all’inizio del ‘900 fu il veneto Italo Marchioni a inventare il cono di cialda da riempiere col gelato.
Il buono del gelato artigianale
Oggi sono circa quarantamila le gelaterie artigianali, disseminate nelle grandi città e nei paesini d’Italia, che portano avanti la bellissima tradizione con passione e creatività, realizzando oltre ai gusti storici tante novità (sapete che sono stati censiti più di 600 gusti?!), che privilegiano materie prime fresche e s’ispirano ai prodotti del territorio. Gli ingredienti eccellenti sono il primo segreto del gelato artigianale, quello fatto per bene e tanto apprezzato da italiani e turisti, insieme a una produzione di laboratorio giornaliera, in piccole quantità, studiata per soddisfare la vendita diretta al consumatore e non per giacere in celle di stoccaggio o percorrere lunghe distanze. Non solo. Il gelato artigianale è per definizione più leggero, contiene meno grassi e meno aria del gelato industriale e l’unico suo conservante è il freddo.
La tradizione Somma
Nonno Pasquale costruì proprio sul gelato il successo che, negli anni a venire, portò alla nascita della Pasticceria Somma. Una storia di famiglia, custodita nei cuori e nei gesti che fanno tesoro dei suoi insegnamenti per rendere ogni gusto un’armonia di sapori e profumi d’estate, perfettamente bilanciati in una consistenza morbida e vellutata.
Ancora oggi il gelato è tra le specialità del bar della Pasticceria Somma, dove solo con l’arrivo della stagione calda è servito in coni e coppe ai clienti che siedono in giardino, insieme a granite e frappè.
Ci sono le creme classiche, in cui il latte e la panna si uniscono a cioccolato d’alta qualità, nocciola piemontese D.O.P e pistacchio di Bronte – tanto per citarne alcuni – e i sorbetti, in cui domina la frutta fresca come la fragola Favetta, i frutti di bosco locali o il vero succo di limone. “Da tempo ormai utilizziamo esclusivamente materie prime fresche, scegliendo prodotti del territorio e eccellenze nazionali. – racconta Piercarlo Somma, che ogni giorno si dedica personalmente alla produzione del gelato – E, come spesso accade nelle realtà artigianali, ci piace rinnovare l’offerta proponendo sempre qualche gusto speciale!”